Roma, 4 settembre 2019 – Le patologie cardiovascolari sono la principale cause di morte in tutto il mondo per gli adulti di mezza età. Nei paesi ricchi però la frequenza dei decessi per cancro è doppia rispetto a quelli determinati dalle malattie cardiovascolari. E’ quanto sostiene uno studio internazionale pubblicato sulla rivista The Lancet e presentato in occasione dell’ultimo Congresso dell’European Society of Cardiology (ESC). La ricerca è stata condotta presso il Population Health Research Institute (PHRI) della McMaster University e Hamilton Health Sciences ad Hamilton, in Canada. Ha coinvolto in totale 162.500 adulti di 35-70 anni, provenienti da 21 paesi a basso, medio e alto reddito e seguiti per un periodo medio di 9,5 anni. Dall’indagine è emerso che le malattie cardiovascolari rappresentano la causa più comune di morte: il 40% dei decessi in media. Si va da un minimo del 23% nei paesi ricchi al 41% nei paesi a medio reddito, fino al 43% nei paesi poveri. I fattori di rischio cardiovascolare come obesità, fumo o sedentarietà risultano comunque maggiori nei paesi ricchi. “Il mondo sta assistendo a una nuova transizione epidemiologica, le malattie cardiovascolari non sono più la principale causa di morte nei paesi ad alto reddito – ha affermato Gilles Deganais, professore emerito alla Laval University Quebec e coautore di entrambe le pubblicazioni -. Ma poiché i tassi globali di malattie cardiache diminuiscono, il cancro potrebbe diventare la principale causa di morte in tutto il mondo nei prossimi decenni”.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di