Roma, 29 maggio 2019 – In tutto il Pianeta si vive più a lungo e con una migliore salute. Al tempo stesso però non si registrano più progressi per le morti sulla strada, il sovrappeso infantile, l’incidenza della malaria, il consumo di alcol e di acqua potabile sicura. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalle Statistiche di salute mondiale 2019 pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS). Tra il 2000 e 2016 l’aspettativa di vita alla nascita della popolazione mondiale è aumentata di 5,5 anni, passando da 66,5 a 72 anni, così come è cresciuta anche l’aspettativa di vita in salute, passando da 58,5 a 63,3 anni. Dei 43 indicatori analizzati nel rapporto dell’OMS, sono stati rilevati dei miglioramenti per oltre la metà (56%). Tra questi una maggior assistenza da personale sanitario alla nascita e un calo delle morti materne da parto. Gli obiettivi globali di ridurre le morti neonatali e sotto i 5anni sono sulla buona strada, così come la bassa crescita infantile è in calo. Tuttavia si stima che 303 mila donne siano morte nel 2015 e 5,4 milioni di bambini con meno di 5 anni abbiano perso la vita nel 2017. Progressi sono stati registrati anche nel tasso di copertura vaccinale, mentre l’incidenza di malattie infettive, del fumo di tabacco, l’esposizione a fattori di rischio ambientale e la mortalità prematura da malattie non contagiose sono calati. Continuano ad esserci però disparità tra paesi ricchi e poveri. L’aspettativa di vita alla nascita ad esempio è di 18,1 anni inferiore nei paesi a basso reddito, dove 1 donna su 41 muore per cause legate alla maternità, un terzo dei bambini ha un basso tasso di crescita a causa delle carenze nutrizionali, e un bambino su 15 muore prima dei 5 anni.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di