Roma, 13 febbraio, 2019 – Sono circa 600 milioni i malati e oltre 420 mila i dicessi l’anno per cibi contaminati con un costo di almeno 100 miliardi di dollari nei Paesi a basso e medio reddito. A riportarlo è l’Organizzazione mondiale della sanità. Nonostante ciò, gli sforzi per rafforzare i sistemi di sicurezza alimentare a livello globale sono troppo “frammentati”, e il maggior numero di vittime si registra fra i bambini, come si legge su ‘AfricaNews’. Fra i morti si contano circa 150 milioni di bimbi sotto i 5 anni, uccisi da microbi o parassiti nel cibo. Solo l’anno scorso un’epidemia di Listeria è stata responsabile di oltre 180 decessi in Sudafrica, nella metà dei casi bimbi piccoli. I cibi contaminati insidiano lo sviluppo, sovraccaricano i sistemi sanitari e danneggiano economia, commercio e turismo, spiegano gli esperti. La globalizzazione, poi, fa sì che i problemi legati agli alimenti contaminati possano passare rapidamente da un livello locale a un problema internazionale. In occasione di questo primo appuntamento africano, che sarà seguito da un secondo incontro a Ginevra in aprile, gli esperti sottolineano l’importanza di rafforzare gli standard di sicurezza alimentare e identificare strategie mirate ed efficaci per contrastare il fenomeno.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di