12 gennaio 2022 – I ragazzi che vivono un’adolescenza felice tendono ad avere una salute migliore una volta diventati adulti. È quanto emerge da uno studio condotto dalla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora pubblicato sul Journal of the American Heart Association. I ricercatori hanno seguito per circa 20 anni, a partire dalla metà degli anni Novanta, 3.478 adolescenti americani mettendo in relazione 5 indicatori psicologici misurati durante l’adolescenza (ottimismo, felicità, autostima, senso appartenenza e sentirsi amati) con diversi valori indicativi della salute cardio-metabolica (colesterolo, pressione, emoglobina glicata, indice di massa corporea). Dallo studio è emerso che chi da ragazzo aveva un punteggio di benessere psicologico più alto aveva una probabilità di circa il 70% più alta di conservare buoni indicatori di salute cardio-metabolica alla soglia dei 40 anni. Ciò, scrivono i ricercatori, “può ritardare o prevenire l’insorgenza delle malattie cardiovascolari”. I meccanismi che legano il benessere psicologico in adolescenza con la salute cardiovascolare più in là con gli anni non sono pienamente compresi: alcuni studi, scrivono i ricercatori, “dimostrano che le risorse psicologiche nell’adolescenza proteggono i giovani dagli effetti deleteri dello stress sociale”. Inoltre, “risorse come l’ottimismo e altri aspetti del benessere psicologico sono legati anche comportamenti che migliorano la salute come l’attività fisica, la dieta e il mancato uso del tabacco”. Non è da escludere, inoltre, conclude il team, “che le risorse psicologiche abbiano effetti diretti anche sui processi biologici”.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di