Roma, 9 giugno 2021 – L’andamento della mortalità nelle città italiane “evidenzia un ulteriore calo sia al nord che al centro-sud che riporta i valori in linea con l’atteso”. E’ quanto evidenzia l’ultimo rapporto del Sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera (SiSMG) in relazione all’epidemia di Covid-19, aggiornato alla settimana 19-25 maggio 2021. Il rapporto include i dati di 33 Comuni italiani e confronta il trend settimana per settimana con quello osservato nei 5 anni precedenti, così da osservare le variazioni causate sia dalle infezione di Sars-Cov-2 che da problemi collegati, come i ritardi nelle cure. Questo ha permesso di evidenziare, dall’inizio della pandemia, tre incrementi di mortalità corrispondenti alla prima ondata epidemica (marzo-maggio 2020), alla seconda ondata (settembre 2020-gennaio 2021) e all’incremento più contenuto della terza ondata (marzo-maggio 2021). Nelle ultime settimane, però, “il progressivo calo della mortalità riporta i valori osservati in linea con il dato di riferimento, in tutte le classi di età sia al nord che centro-sud”. L’analisi mostra nella prima ondata un eccesso di mortalità complessivo del 33% (con una grande differenza tra comuni del nord +67% e quelli del centro-sud +9%); nella seconda ondata l’incremento è pari a +29% (+34% al nord e +26% al centro-sud); mentre nella terza ondata è pari a +17% (+15% al nord e +19% al centro-sud). L’eccesso di mortalità è maggiore negli uomini in tutte le fasi epidemiche sia al nord che al centro sud. Mentre è più basso, nella terza ondata tra i più anziani a causa “di un probabile effetto harvesting (anticipo della mortalità di persone più fragili, ndr) dovuto alle due ondate precedenti”.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di