Roma, 19 aprile 2021 – Dopo il drastico calo avutosi tra il 2005-2006 e 2014-2015, le vaccinazioni antinfluenzali hanno ripreso a crescere in Italia dell’1,5% l’anno negli anziani (attestandosi su valori superiori alla media europea del 47,1%) anche se la copertura rimane sempre sotto la soglia del 75% auspicata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Nell’ultima stagione 2019-2020, la copertura media negli ultra64enni è stata del 54,6%, e del 16,8% nella popolazione generale. A evidenziarlo è uno studio dell’Istituto superiore di sanità (Iss) sul Bollettino epidemiologico nazionale. Partendo dal 1999-2000, in cui la copertura vaccinale negli anziani è stata del 40,7%, i ricercatori hanno osservato un aumento graduale nelle stagioni successive fino al 68,3% nel 2005-2006. Da allora le coperture sono lentamente scese, raggiungendo il 62,7% nel 2011-2012, mentre dal 2012-2013 il calo delle coperture è stato molto più netto, con il minimo storico del 48,6% del 2014-2015. Da allora c’è stato un lento ma costante aumento che ha portato le coperture al valore del 54,6% del 2019-2020. Nel 2019-2020 le coperture vaccinali più basse sono state registrate nella provincia autonoma di Bolzano (32,5%), Valle D’Aosta (45,4%), in Sardegna (46,2%) in Lombardia (49,9%), mentre le più alte al Centro-Sud, in Molise (65,4%), Umbria (64,3%) e Campania (62,1%). Rispetto alla stagione 2018-2019, in cinque Regioni (PA di Bolzano, Veneto, Umbria, Basilicata e Sardegna) si è verificata una riduzione delle coperture vaccinali. In una popolazione che invecchia, rileva l’isa, “una copertura vaccinale bassa continua a esigere un prezzo elevato: si stima che ogni incremento della copertura dell’1% porti a una riduzione di più di 2.690 casi e che in Italia, tra il 2013 e il 2017, circa 68.000 morti sarebbero da attribuire all’influenza”.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di