Roma, 17 settembre 2020 – Spetta alle regioni del Nord il primato di residenti che usano la bicicletta o vanno a piedi per i propri spostamenti abituali in alternativa all’uso di veicoli a motore. Lo affermano i dati del Sistema di Sorveglianza Passi coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). La survey è stata condotta su un campione di popolazione tra 18 e 69 anni. Complessivamente il 44% delle persone intervistate pratica mobilità attiva, e dichiara di aver usato la bicicletta e/o di essersi spostato a piedi per andare a lavoro, a scuola o per gli spostamenti quotidiani nel mese precedente l’intervista. Il 21% degli intervistati risulta fisicamente attivo con la pratica della mobilità attiva perché per i propri spostamenti abituali in bicicletta o a piedi raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’Oms di almeno 150 minuti a settimana di attività moderata; il 22% risulta parzialmente attivo per mobilità attiva praticata perché si sposta a piedi o in bicicletta ma lo fa per meno di 150 minuti a settimana; il restante 56% della popolazione si sposta con veicoli a motore (privati o pubblici) senza o con trascurabili tragitti a piedi o in bicicletta. “Oltre che vantaggiosa per l’ambiente, la mobilità attiva offre la possibilità di raggiungere i livelli di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e avere benefici sulla salute”. Per quanto riguarda i dati regionali l’uso della bici è maggiore nella provincia di Bolzano (il 26,6% degli intervistati la usa regolarmente), seguita da Veneto ed Emilia Romagna. I principali ‘camminatori’ sono invece i liguri (58,5%), i sardi e gli abitanti della provincia di Trento.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di