Roma, 28 gennaio 2020 – L’ Italia è prima in Europa per numero di morti causate dall’inquinamento e undicesima nell’intero globo. E nel Vecchio Continente ben il 20% dei decessi è attribuibile a cause ambientali. È quanto emerge dal rapporto The Lancet Countdow on Health and Climate Change presentato oggi a Roma con una tavola rotonda nella sede dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Il documento è frutto della collaborazione tra 120 esperti di 35 istituzioni di tutto il mondo, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). “Questo incontro è stato voluto per sottolineare l’impegno dell’Istituto sul tema dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute – dichiara Silvio Brusaferro, Presidente dell’ISS – un tema che per l’Istituto ha un valore assolutamente strategico. Costruire un futuro sostenibile deve essere per tutti un impegno imprescindibile perché la nostra salute e soprattutto quella delle generazioni future passa attraverso la salute del pianeta. Stiamo lavorando perché anche l’Istituto possa testimoniare al più presto un modello di sostenibilità nell’organizzazione e attraverso le buone pratiche. Tutte le Istituzioni, ma anche i cittadini sono chiamati a un’inversione di marcia nelle politiche e nei comportamenti individuali. Insieme, riscrivere il profilo italiano di Lancet Countdown è possibile. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”. “La salute umana e la salute del pianeta sono strettamente connesse – sottolinea anche Paolo Vineis, docente di epidemiologia ambientale dell’Imperial College of London – Vanno perciò incentivati gli interventi in settori come i trasporti, la produzione di energia pulita o l’alimentazione, che migliorano la salute dei cittadini e che contribuiscono di pari passo in modo sostanziale alla mitigazione del cambiamento climatico”.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di