Roma, 16 dicembre 2019 – Nel 2018 il 3,6% dei cittadini europei non si è sottoposto alle cure mediche di cui aveva bisogno. Si tratta in totale di 18 milioni di persone. In Italia il fenomeno ha riguardato il 2,6% della popolazione (1,6 milioni di uomini e donne) un numero più basso della media dei 28 Stati membri dell’UE, ma in cui pesano particolarmente i costi elevati. Sono questi alcuni dati contenuti in un report reso noto oggi dall’EUROSTAT e relativo allo scorso anno. Dall’analisi dell’ufficio statistico dell’UE è emerso che, in valori assoluti, il numero maggiore di persone costrette a rinunciare alle cure è nel Regno Unito (5,5 milioni), seguito dalla Polonia (3,2 milioni), dalla Francia (2,2 milioni) e dall’Italia (1,6 milioni). Ma se si guarda alla percentuale rispetto alla popolazione, la situazione peggiore è in Estonia con il 19% mentre l’Italia è al 18/mo posto (2,6%). Quanto alle cause, la Grecia ha riportato la più alta percentuale di persone con esigenze mediche insoddisfatte a causa dei costi insostenibili (8,3%), ma questa classifica vede l’Italia al quarto posto (con il 2%). In particolare, delle circa 1 milione e 569.000 persone che hanno rinunciato a curarsi nel nostro Paese, 241.000 lo hanno fatto per liste d’attesa troppo lunghe, circa 60.000 per paura e altrettanti per mancanza di tempo; mentre la grande maggioranza, oltre 1 milione e 200.000 cittadini, perché le cure erano troppe care. Numeri ancora alti ma in netto miglioramento rispetto alle rilevazioni fatte nel 2009, anno in cui, in Italia, a rinunciare alle cure erano state complessivamente 4,1 milioni di persone, con una diminuzione da allora ad oggi, di circa il 60%.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di