Parigi, 8 novembre 2019 – “A fronte di una spesa sanitaria inferiore alla media, l’Italia ha la quarta più alta aspettativa di vita fra i paesi OCSE, 83 anni alla nascita. Pochi italiani muoiono prematuramente, con 143 decessi per 1000 persone per cause prevenibili, rispetto a una media OCSE di 208. Meno del 6% delle persone valuta la propria salute ‘non buona’, rispetto a una media OCSE dell’8,7%”. E’ quanto afferma l’OCSE nell’ultimo rapporto ‘Health at a Glance’ pubblicato ieri a Parigi. “Gli italiani – prosegue l’organismo internazionale per lo sviluppo e la cooperazione economica – hanno generalmente stili di vita sani. Il consumo di alcol è basso, e l’Italia ha la percentuale più bassa di ‘bevitori dipendenti’ nei paesi OCSE. Anche la percentuale di adulti in sovrappeso o obesi è relativamente bassa (46%, rispetto alla media OCSE del 56%). Tuttavia, la percentuale di bambini in sovrappeso è la seconda più alta nei paesi OCSE “. Inoltre, sempre in Italia, “un adulto su cinque fuma giornalmente”. L’accesso e la qualità delle cure sono, in generale, buoni. “Tuttavia, la prescrizione di antibiotici attraverso i servizi territoriali è la seconda più alta fra i paesi OCSE, contribuendo potenzialmente a tassi più elevati di resistenza antimicrobica” sostiene l’organismo internazionale. “La popolazione italiana invecchia rapidamente, con una forte dipendenza dalle donne (63,5%) per l’assistenza informale a soggetti non autosufficienti. L’Italia ha anche la più alta percentuale di medici di età pari o superiore a 55 anni nei paesi OCSE” si legge sempre nel documento.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di