Roma, 9 luglio 2019 – Gli anziani del nostro Paese non consumano abbastanza frutta e verdura. E’ quanto emerge dagli ultimi dati del Sistema di Sorveglianza Passi d’argento (PdA) sulla popolazione con 65 anni. Il Sistema di sorveglianza è condotto da Asl e Regioni e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Solo l’11% degli anziani mangia tutti i giorni le cinque porzioni frutta e verdura raccomandate dagli specialisti. In particolare preoccupano i valori registrati in alcune regioni del sud come Basilicata e Campania (5%), Calabria (6%) o Abruzzo (7%). I tassi più alti sono quelli riscontrati nelle Marche (19%), Emilia Romagna (15%) e Liguria (21%).
Mangiare regolare vegetali freschi e di stagione è una delle principali regole della dieta mediterranea. Tuttavia nel nostro Paese i consumi risultano troppo bassi soprattutto in quei territori che si affacciano proprio sul Mare Nostrum. “E’ una dieta che dovrebbe essere promossa il più possibile perché è considerata tra le più salutari al mondo – afferma il dott. Renzo Colombo, Vice Presidente della Società Italiana di Urologia Oncologica (SIUrO) -. Ci sono dati a favore della dieta ricca di frutta e verdura nella prevenzione di molte patologie gravi tra cui alcune forme di cancro. Circa il 30% delle neoplasie è infatti correlabile a cattive abitudini alimentari. In particolare un’alimentazione ricca di grassi rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo del cancro del rene o della prostata. Per questo una dieta ricca di frutta e verdure è fortemente raccomandabile alla popolazione d’ogni fascia d’età”.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di