Roma, 16 ottobre 2018 – L’efficacia dei controlli dermatologici diffusi nella popolazione è stata dimostrata dal progetto SCREEN. Dopo un periodo di due anni di intense campagne di informazione della popolazione sui fattori di rischio e sui segnali indicativi della malattia, più di 360mila cittadini tedeschi (il 20% degli adulti dello Schleswig-Holstein, nel Nord della Germania) sono stati sottoposti a controlli per un anno (2003–2004). Nel 2009, dopo un quinquennio dal termine del progetto, i tassi di mortalità per melanoma sono diminuiti del 48% e la percentuale di diagnosi in stadio iniziale è passata dal 52% al 64%. Sappiamo che quando il melanoma viene asportato in fase precoce con un semplice intervento chirurgico le possibilità di guarigione superano il 95%.
Il melanoma è un grave tumore della pelle che ha origine nei melanociti, le cellule dell’epidermide che producono e contengono un pigmento noto come melanina. Rappresenta solo il 4% di tutte le neoplasie della pelle ma è responsabile dell’80% dei decessi per cancro della cute. Considerato fino a pochi anni fa una neoplasia rara, oggi è in crescita costante in tutto il mondo. La sua incidenza è cresciuta ad un ritmo superiore a qualsiasi altro tipo di tumore con incremento di circa il 30% negli ultimi 10 anni. Un paziente su cinque sviluppa la forma aggressiva e avanzata della malattia. Nell’ultimo trentennio negli Stati Uniti l’incidenza del melanoma è raddoppiata. I più elevati tassi d’incidenza si riscontrano in Australia, Nuova Zelanda e nei Paesi del Nord Europa. Come indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno nel mondo vengono diagnosticati circa 132.000 nuovi casi di questo tipo di cancro. Il melanoma può presentarsi in qualsiasi parte del corpo. Il controllo dal dermatologo dei nei dovrebbe essere annuale in quanto la neoplasia ha caratteristiche uniche che sono d’aiuto nella diagnosi.