Roma, 20 settembre 2018 – Nel 2016 il 70,9% dei nostri connazionali con più di 16 anni ha dichiarato di essere in ottima o buona salute. Questa tendenza risulta in netto aumento rispetto all’anno precedente quando questa condizione percepita è stata dichiarata dal 65,8% degli intervistati. E’ quanto ha evidenziato l’Eurostat in un indagine condotta in ogni nazione europea per i 17 SDG (Obiettivi di sviluppo sostenibile) stabiliti a livello internazionale. Per il numero 3, “Buona salute e benessere”, l’ente europeo si basa su tre indicatori principali: la salute percepita, appunto, l’aspettativa di vita e le esigenze mediche insoddisfatte. Dal punto di vista della salute percepita, l’Italia è al decimo posto nell’Ue (media Ue 67,5%), preceduta da paesi in gran parte del Nord Europa (ma ci sono anche Cipro, Malta e la Spagna). Una classifica guidata in positivo dall’Irlanda dove l’82,8% dei cittadini dichiara una buona-ottima salute e chiusa in negativo dalla Lituania in cui solo il 43,4% degli intervistati è soddisfatto delle sue condizioni. La tendenza italiana è comunque in netto aumento e il dato 2016 è il migliore registrato a partire dal 2005. L’anno peggiore invece è stato il 2006, quando solo il 56,7% dei cittadini ha valutato buona-ottima la sua salute. Poi negli anni successivi la tendenza è sempre aumentata, con picchi maggiori nel 2010, 2012 2014 e “cadute negli anni intermedi, fino al 2016, appunto, che registra la performance migliore del periodo”.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di