Roma, 13 luglio 2018 – Guidare in Asia è più pericoloso per la salute rispetto all’Europa. Gli automobilisti di Pechino e Nuova Dehli sono 9 volte più esposti all’inquinamento atmosferico rispetto a quelli di Parigi e Berlino. E’ quanto sostiene una revisione di studi pubblicata sulla rivista Atmospheric Environment. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’88% delle morti premature nei paesi a medio e basso reddito in Asia è dovuto a inquinamento e il motivo è facile da comprendere: il numero di veicoli stradali a Pechino è passato da 1,5 milioni nel 2000 a più di 5 milioni nel 2014 e il numero a Delhi, in India, si prevede un aumento da 4,7 milioni nel 2010 a oltre 25 milioni nel 2030. I ricercatori Global Center for Clean Air Research presso l’Università del Surrey, in Uk, hanno esaminato gli studi sull’esposizione all’inquinamento e i livelli di concentrazione nelle strade asiatiche, misurando in particolare le esposizioni per chi cammina, guida e va in bicicletta. Si sono concentrati sui livelli di carbone nero prodotto da combustibili ricchi di carbonio come benzina e gasolio, e particelle ultrasottili, abbastanza piccole da penetrare in profondità nei polmoni. Ne è emerso che i pedoni che percorrono strade trafficate nelle città asiatiche sono esposti a livelli di particelle sottili fino a 1,6 volte superiori a quelli delle città europee e americane e i conducenti di automobili in Asia sono esposti a un inquinamento fino a 9 volte maggiore.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di