Roma, 21 marzo 2018 – “La spesa sanitaria è stabile con un basso tasso di incremento annuo e si conferma la relativa economicità del servizio sanitario nazionale a confronto con i principali Paesi OCSE”. In più “si riduce il deficit della sanità, passando dai 6 miliardi circa del 2006 a meno di 1 miliardo nel 2016”. E’ quanto si legge nella “Relazione sulla gestione finanziaria dei servizi sanitari regionali – Esercizio 2016” della Corte dei Conti. Il documento riguarda gli andamenti della gestione finanziaria ed economico patrimoniale dei servizi sanitari delle Regioni e Province autonome con riferimento all’esercizio 2016, raffrontato con il quadriennio precedente (2012-2015). “Ridotta la spesa per investimenti – si rileva in una nota della Corte dei Conti – con un trend in discesa, come rilevato dai dati di contabilità nazionale (da 4,2 mld del 2009 a 2 mld circa nel 2016) e dalle analisi svolte sullo stato patrimoniale e sui flussi di cassa (l’incidenza dei pagamenti in c/capitale sul totale pagamenti del comparto scende dal 2% del 2012 al l’1,2% del 2016)”. I debiti verso i fornitori segnano parimenti una sensibile riduzione, anche se, precisa la nota, “permangono gli oneri per interessi per ritardati pagamenti e l’utilizzazione di anticipazioni di tesoreria, peraltro in netta diminuzione. Aumentano, invece, le disponibilità liquide a fine esercizio, sintomo di una limitata fluidità nelle procedure di pagamento”.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di