Roma, 27 febbraio 2018 – “La diffusione dei medicinali equivalenti e biosimilari è uno strumento prezioso per rendere disponibili con tempestività terapie dall’impatto significativo sulla vita dei pazienti e sulla tenuta dei sistemi sanitari e valorizzare l’innovazione”. E’ quanto afferma il prof. Mario Melazzini direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). “Con il 2017 si è chiusa la stagione delle genericazioni delle più comuni molecole di sintesi chimica; entro il 2020 scadranno invece ben 12 brevetti di medicinali biologici. I risparmi derivanti dall’utilizzo degli equivalenti e dei biosimilari nei prossimi anni – aggiunge Melazzini in un editoriale pubblicato sul sito dell’AIFA – potrebbero raggiungere diversi miliardi di euro nell’Unione Europea”. Tuttavia, il mercato dei generici è soggetto a fluttuazioni che, secondo un recente editoriale pubblicato da The Lancet Oncology, rischiano di produrre effetti distorsivi sull’intero mondo del farmaco. “Le imprese di generici, sempre più sotto pressione per ridurre i costi, hanno visto infatti assottigliarsi i margini di profitto, e ciò ha generato complicazioni a livello produttivo, che in alcuni casi possono sfociare nel disinteresse a mantenere in commercio un determinato prodotto. Quando un medicinale abbandona il mercato, la concorrenza si riduce e i prezzi tendono nuovamente a salire”, avverte Melazzini. “Le aziende di equivalenti che producono anche farmaci branded subiscono un ulteriore contraccolpo alla scadenza dei loro brevetti, quando i concorrenti possono sviluppare le versioni generiche” conclude il professore.
AIOM: “Gli oncologi convocati da AIFA costretti alle dimissioni mai riunito il gruppo di lavoro, siano condivise le decisioni sui farmaci”
“Apprendiamo con rammarico che gli oncologi convocati dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso gennaio per la prima riunione del gruppo di